Il processo di recupero documento prevede tre possibili scenari. Il prerequisito per l’esecuzione del presente processo è la conoscenza degli identificativi del repository e del documento da recuperare ottenuti a valle del processo di ricerca documenti. Il precesso di recupero documento deve essere avviato al termine della conclusione del processo di ricerca documenti.
Nel primo scenario, rappresentato graficamente in Figura 7, la RDE (diversa dalla RDA) effettua una richiesta di recupero documento verso l’INI, la quale realizza i seguenti controlli: i) valida la richiesta ricevuta; ii) valida l’identificativo dell’assistito tramite interazione con l’ANA; iii) verifica la presenza del consenso alla consultazione espresso dal paziente; iv) verifica che la richiesta si riferisca ad una ricerca documenti con esito positivo pervenuta in un intervallo temporale (non oltre 20 minuti prima della richiesta di recupero). Se una delle verifiche non ha esisto positivo l’INI provvede ad inviare uno specifico messaggio di errore alla RDE. In alternativa, se tutte le verifiche hanno esito positivo, l’INI provvede ad inoltrare il messaggio di richiesta alla RCD, aggiungendo (nel caso in cui all’assistito sono associati più codifici fiscali) l’asserzione di identificazione del paziente costruita tramite le informazioni ottenute dalla interazione con il sistema ANA. La RCD, ricevuta la richiesta di recupero documento, dopo la verifica delle autorizzazioni, fornisce all’INI il documento richiesto o un messaggio di errore. L’INI, dopo l’inoltro alla RDE del messaggio ricevuto dalla RCD, notifica alla RDA dell’assistito l’eventuale accesso al documento. La notifica viene trasmessa alla RDA anche nel caso in cui la RCD coincida con la RDA (in quanto la RCD potrebbe non sapere di svolgere il ruolo di RDA per il paziente). Questo scenario si applica anche nel caso in cui RCD coincide con RDA e nel caso in cui RDE coincide con RCD.

Nel secondo scenario, rappresentato graficamente in Figura 8, la RDE coincide con la RDA del paziente. Quindi lo scenario prevede che la RDA effettua una richiesta di recupero documento all’INI, che, come nello scenario precedente, realizza i seguenti controlli: i) valida la richiesta ricevuta; ii) valida l’identificativo dell’assistito tramite interazione con l’ANA; iii) verifica la presenza del consenso alla consultazione espresso dal paziente; iv) verifica che la richiesta si riferisca ad una ricerca documenti con esito positivo pervenuta in un intervallo temporale (non oltre 20 minuti prima della richiesta di recupero). Se una delle verifiche non ha esisto positivo l’INI provvede ad inviare uno specifico messaggio di errore alla RDA. In alternativa, se tutte le verifiche hanno esito positivo, l’INI provvede ad inoltrare il messaggio di richiesta alla RCD, aggiungendo (nel caso in cui all’assistito sono associati più codifici fiscali) l’asserzione di identificazione del paziente costruita tramite le informazioni ottenute dalla interazione con il sistema ANA. La RCD, ricevuta la richiesta di recupero documento, dopo la verifica delle autorizzazioni, fornisce all’INI il documento richiesto o un messaggio di errore. Infine, l’INI inoltra il messaggio ricevuto dalla RCD, contenente il documento o un messaggio di errore alla RDA.

Nel terzo scenario, rappresentato graficamente in Figura 9, la RDE coincide con la RDA e con la RCD. Quindi lo scenario prevede che la RDA effettua una richiesta di recupero documento all’INI, che, come in entrambi gli scenari precedenti, realizza i seguenti controlli: i) valida la richiesta ricevuta; ii) valida l’identificativo dell’assistito tramite interazione con l’ANA; iii) verifica la presenza del consenso alla consultazione espresso dal paziente; iv) verifica che la richiesta si riferisca ad una ricerca documenti con esito positivo pervenuta in un intervallo temporale (non oltre 20 minuti prima della richiesta di recupero). Se una delle verifiche non ha esisto positivo, l’INI provvede ad inviare uno specifico messaggio di errore alla RDA (RCD). In alternativa, se tutte le verifiche hanno esito positivo, l’INI, dopo aver verificato che il sistema richiedente è sia RDA sia RCD, provvede ad inviare la risposta, contenente: un’informazione che indica che il recupero può essere effettuato internamente e (nel caso in cui all’assistito siano associati più codifici fiscali) l’asserzione di identificazione del paziente costruita tramite le informazioni ottenute mediante l’interazione con il sistema ANA.

Dai sequence diagram relativi al recupero documento si evidenziano i seguenti aspetti:
1. La RCD è sempre il nodo destinatario delle richieste per il recupero documento; l’interazione tra i sistemi di FSE regionali avviene sempre attraverso la mediazione dell’INI.
2. L’INI interagisce con l’ANA per la verifica dell’identificativo dell’assistito di cui si vuole recuperare un documento dal FSE e per conoscere la RDA del paziente.
3. L’INI si occupa di verificare i consensi espressi da parte dell’assistito.
4. L’INI si occupa di generare l’asserzione di identificazione per l’assistito nel caso in cui a quest’ultimo, nel corso del tempo, siano stati associati più codici fiscali.
5. L’INI si occupa di notificare il recupero di un documeto alla RDA del paziente a cui tale documento si riferisce.
6. L’INI si occupa di verificare la validità della richiesta ovvero che la richiesta di recupero documento pervenga unicamente a fronte di una richiesta di ricerca documenti ricevuta in un intervallo temporale di non oltre 20 minuti prima della richiesta di recupero.