GdL codifiche

Obiettivi: Il GdL deve coordinare, supportare e fornire linee guida per la gestione standardizzata e integrata delle codifiche per garantire l’interoperabilità semantica dei documenti e dei dati clinici all’interno del FSE. Il GdL sarà articolato in 2 sotto-gruppi:

  • Un sottogruppo sarà dedicato alle codifiche cliniche e si occuperà di supportare i processi necessari all’interoperabilità (mappatura, transcodifica e relativo aggiornamento), individuando inoltre soluzioni per la gestione delle codifiche in maniera adeguata alle necessità regionali;
  • Un sottogruppo sarà dedicato alle codifiche tecniche (es. OID) e si occuperà di supervisionare e predisporre linee guida per il corretto utilizzo delle codifiche e di supportare i processi di adeguamento e/o aggiornamento delle versioni in uso.

Motivazioni: La necessità di un gruppo di lavoro sulle codifiche è motivata dall’opportunità di efficientare l’utilizzo dei sistemi di codifica, soprattutto clinica, a più livelli:

  • Migliorando l’utilizzo dei sistemi di codifica da parte di MMG, medici ospedalieri, laboratoristi e altri professionisti sanitari al fine di superare le complessità della struttura e del linguaggio utilizzato dai sistemi di codifica indicati dalle norme;
  • Armonizzando le versioni utilizzate a livello intra- e inter-regionale, rispetto alle versioni aggiornate rilasciate regolarmente a livello internazionale dagli organi competenti;

Valutando la definizione di una soluzione per la gestione delle codifiche che possa supportare i nodi regionali soprattutto nei processi di mappatura e transcodifica alle codifiche locali e per il corretto utilizzo delle codifiche nella compilazione del Profilo Sanitario Sintetico e dei Referti di laboratorio.

Contesto ed esperienze: La suddetta necessità è motivata soprattutto dal fatto che, essendo giunti al consolidamento della infrastruttura nazionale di FSE, grazie alle “Specifiche tecniche per l’interoperabilità tra i sistemi regionali di FSE - framework e dataset dei servizi base” rilasciate il 24 Aprile 2015 , e all’utilizzo dell’Infrastruttura nazionale per l’interoperabilità del Fascicolo Sanitario Elettronico, rilasciata dallo scorso 22 dicembre 2015 nel rispetto della tempistica stabilita dall’art. 12 del DL 179/2012, successivamente modificato e integrato dall’art. 17 del DL 69/2013, nonché viste le indicazioni del DPCM n.178 emanato il 29 settembre 2015, anche le Regioni che dovranno implementare l’FSE, hanno manifestato interesse e sottolineato l’importanza della gestione dei contenuti e quindi della Semantica dei documenti da produrre nell’ambito dello stesso.