Obiettivi: Il GdL deve identificare, definire e ufficializzare le modalità di accesso al FSE per gli assistiti e gli operatori.
Motivazioni: L’istituzione del gruppo di lavoro è motivata dall’esigenza di definire una modalità di accesso omogenea al FSE da parte degli utenti su tutto il territorio nazionale, evitando in tal modo la proliferazione di modalità eterogenee per le diverse Regioni. Inoltre, sia l’istituzione di nuove modalità per l’accesso ai servizi nella Pubblica Amministrazione basate sul sistema SPID (definito nel DPCM 24 ottobre 2014), sia lo sviluppo di nuove tecnologie per la fruizione di servizi digitali rendono necessaria la verifica e i livelli di utilizzo di tali modalità.
Contesto ed esperienze: Il DPCM n. 178 emanato il 29 settembre 2015 sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) stabilisce che l’accesso al FSE da parte dei professionisti sanitari e degli assistiti deve avvenire in conformità all’art. 64 del CAD (Modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni). In particolare, al fine di favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l’accesso agli stessi (anche in mobilità), è stato istituito il sistema SPID, il quale è basato su tre livelli di sicurezza, corrispondenti ai Level of Assurance LoA2, LoA3 e LoA4. Il primo livello è basato su un sistema di autenticazione ad un fattore (ad es. tramite una password), il secondo a due fattori non basati necessariamente su certificati digitali e il terzo a due fattori basati su certificati digitali.